Autore: Linda di Martino
Formato: 12X21 cm
Pagine: 240
Collana: Chiaroscuro
Questi raffinati e bellissimi racconti, che Linda di Martino ci ha lasciato vengono pubblicati per volontà della Sorella e dell’Editore quale tributo di stima e affetto.
Troviamo qui il suo stile avvolgente e intrigante, la sottile vena di umorismo, l’attenzione, a volte sorpresa a volte amara, per l’eterno circo umano, l’indagine psicologica sulle pulsioni e sui moventi di un delitto (che può essere anche morale). E poi c’è la difficile arte di andare oltre la facciata, di capire come stanno veramente le cose. L’apparenza inganna e niente è come sembra.
La tecnica narrativa che l’Autrice segue consiste nel portare il lettore in medias res: c’è una situazione data, alcuni personaggi parlano, il protagonista narra dal suo punto di vista, ma poi tutto si capovolge e il lettore resta spiazzato. Basta cambiare prospettiva, allontanare la macchina da presa.
Così, nell’intreccio complesso di desideri e sentimenti, i personaggi, che all’inizio ci appaiono protagonisti, sono condizionati: credono di possedere la verità che invece appartiene ad altri, credono di essere padroni della propria vita che invece è scelta altrove.
Passato e presente si intrecciano con una serie di rimandi culturali. Storie antiche e vicende attuali sono legate da affinità e somiglianze, ma l’animo umano sembra incapace di fare tesoro degli errori del passato. Nei labirinti interiori si perde ancora e sempre quella piccola scintilla di razionalità, che tuttavia è l’unico patrimonio che abbiamo.